consigli e risorse per essere cosmopoliti

Il quarto anno di liceo negli USA…e poi?

Sono pur sempre una minoranza ma qualcuno lo fa: intendo dire studenti liceali italiani che scelgono di trascorrere il quarto anno del corso di studi all’estero.

Per chi se la sente è un’esperienza importante, coinvolgente e che cambia la vita. Informazioni sull’organizzazione e sui costi le ho fornite nel post Anno scolastico all’estero per gli studenti dei licei: come funziona.

Qualcuno, più ardimentoso, tenta anche di rimanere, magari per conseguire l’esame finale di scuola superiore nel paese ospitante.

Ma come regolarsi, poi, con l’accesso all’università?

Il diploma americano è riconosciuto in Italia?

Il quesito specifico mi arriva dai genitori di Giulia (chiamiamola così, ma non è il suo vero nome), una studentessa di un liceo romano, che sta preparando la sua partenza per gli Stati Uniti, dove andrebbe a fare il senior year (ossia l’ultimo anno di scuola per il sistema americano). E’ un esperienza che feci anche io, tanti anni fa, ma solo per una porzione di anno. Giulia, invece, vorrebbe rimanere, diplomarsi lì e proseguire con l’università negli Stati Uniti (ma pensa anche all’Inghilterra).  Scegliere di fare un’università all’estero non è semplice, come si è già scritto.

Per Giulia  si aprono varie possibilità: i genitori sarebbero contrari all’università negli Stati Uniti (per i costi astronomici, ma anche perché, per entrare in una università americana delle migliori bisogna raggiungere un punteggio altissimo di SAT… e se non riuscisse ad ottenerlo?). Sono quindi favorevoli al percorso universitario in Inghilterra o in un altro paese europeo ma, soprattutto, non vorrebbero neanche che le si chiudessero le porte dell’università italiana (perché nella vita non si sa mai). In fondo –  argomentano, non senza ragioni – Giulia è giovane e potrebbe cambiare idea.

Con che titolo uscirebbe dalla scuola americana?  A quali università potrebbe accedere? Ma, soprattutto, un anno è abbastanza per guadagnare tutti i titoli, i punteggi e i crediti per poi studiare quello che vorrà?

Il riconoscimento dei titoli americani in Italia

La normativa per l’accesso all’Università italiana con titoli esteri è cambiata tantissime volte. Ora sembra essersi “stabilizzata”.

In particolare, con riferimento agli studenti delle scuole superiori che ogni anno programmano il loro anno all’estero o più di un anno all’estero per completare la scuola superiore in un altro Paese e conseguire il diploma vi sono due importanti novità:

  • sono validi in Italia per l’iscrizione all’università i diplomi rilasciati da altri Paesi a patto che essi siano stati conseguiti dopo minimo 12 anni di scolarità e dopo almeno 2 anni di scuola superiore frequentati all’estero. Non sono pertanto validi titoli conseguiti frequentando solo l’ultimo anno all’estero di scuola superiore.
  • questa disposizione si applica a tutti i diplomi esteri, anche a quello di high school americana, al diploma IB, al diploma A level inglese.

In particolare i requisiti, per chi segue la scuola americana, sono o di aver fatto complessivamente dodici anni di scolarità e aver preso il diploma americano, oppure, se gli anni sono 11 (come accade a chi va a seguire il quarto anno all’estero e si vuole diplomare in anticipo), serve il diploma americano e 3 Advance Placement o AP (per chi non sapesse di cosa parlo la spiegazione è più sotto).

Queste, comunque, le fonti di tali informazioni, che invito a consultare direttamente: il sito Study In Italy. Il sito del  CIMEA,Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche.

Ma ne vale la pena? L’High School Diploma e gli Advance Placement

Si è detto che lo studente italiano deve quindi conseguire non solo lo High School diploma, passando il test SAT, ma anche 3 AP se vuole mantenere la possibilità di studiare in Italia (e in Europa).

L’AP è un esame di certificazione delle competenze in una materia, rivolto agli studenti di high school, che consente di acquisire crediti per l’università quando sono ancora al liceo. Sostenere un AP non è una cosa che si improvvisa, e i posti sono limitati, normalmente riservati ai migliori di una data scuola (eccezioni, ovviamente, sono sempre possibili). Ad esempio, fare un AP di biologia richiede che si siano passate molte ore in laboratorio nella classe di Honors Biology.

A complicare la questione s’è il fatto che non tutte le high school americane offrono corsi AP. Ci sono tre motivi perché possono non farlo. Alcune ritengono che AP sia gestito da una agenzia privata (collegeboard) e quindi non opportuno per motivi ideologici (pochi a dire la verità), Altre high school non hanno le risorse (qui sono le scuole in quartieri svantaggiati). Terzo, alcune scuole ritengono di offrire corsi ancora più sfidanti degli AP.

Per quanto riguarda il desiderio di continuare in una università americana, bisogna tener conto di alcuni elementi di contesto.

  1. Lo studente di liceo italiano che va all’estero è per reddito e formazione mediamente più “bravo”, sia rispetto agli altri studenti italiani sia a quelli USA;
  2. Lo studente del quarto anno verrà catapultato, molto probabilmente, al quarto e ultimo anno in una scuola pubblica americana, la cui qualità varia in base allo Stato, alla città e al quartiere in cui si vive;
  3. I migliori studenti si trovano nelle scuole private e nei corsi AP e Honors delle pubbliche, dove però per essere ammessi bisogna avere dei requisiti e non c’è posto per tutti.

Il rischio, anzi la certezza, è che lo studente italiano appena atterrato finisca in una classe standard (non Honor) del quarto anno, dove a dicembre lo studente medio americano ha già mandato tutto il materiale per l’ammissione al College e il cui risultato sarà noto a marzo. Il livello di rilassatezza è quindi molto alto in queste classi standard del quarto anno di High School. Le classi standard del quarto anno sono popolati dalla coda bassa della distribuzione di abilità e di motivazione della popolazione studentesca.

Lo studente medio italiano che fa? Va in America per imparare l’inglese, pensa di essere in vacanza, frequenta i corsi standard durante l’anno in America, se la prende comoda e se la gode, tornando a casa con la convizione che i corsi sono facili e gli studenti americani poco svegli. Non si è reso conto, invece, che gli studenti svegli non sono nelle classi che frequenta lui.

Quindi il consiglio operativo, per chi voglia andare negli USA cogliendone il meglio, è:

  • iniziare a prenotarsi per il SAT o l’ACT da subito, in modo da averli pronti per la deadline dell’application al college che cade tra metà dicembre e metà gennaio (ci sono scadenze anticipate per i cd early decision o early action in cui l’ammissione è comunicata a metà novembre).
  • chiedere alla high school prescelta da subito a quali corsi AP ci si può iscrivere (se la domanda deve essere presentata a maggio è meglio saperlo per quando si arriva a metà agosto), quali sono i requisiti, se ci sono posti.

Siccome gli esami AP si fanno solo a maggio nell’arco di pochi giorni, gli studenti li fanno gli anni precedenti al quarto in modo da poterli inserire nell’application package. Pertanto anche con una serie di AP straordinaria, la probabilità di essere considerati per una top university è scarsa.

Gli Advance Placement online e la “virtual high school”

Gli AP possono essere sostenuti anche da homeschoolers, cioè ragazzi che studiano a casa con i genitori (fenomeno diffuso negli USA). Dunque si possono anche sostenere dall’Italia.

Distinguiamo chi gestisce i test da chi gestisce i corsi.

I test AP sono gestiti da collegeboard.org, cioè lo stesso Board che gestisce i SAT. Ci si deve prima registrare. Individuare i corsi e quindi quelli che vengono definiti AP coordinator. Loro indicheranno la scuola dove è possibile sostenere il test da privatista. Ad esempio a Roma questi possono essere sostenuti nelle scuole americane. Le date sono già note e contenute tutte nell’arco di 2 settimane. Non vi sono makeup exams, cioè perso il treno se ne parla l’anno successivo.

La preparazione può essere fatta:

  • In proprio (se si conosce il programma e si è abbastanza abituati a gestire situazioni del genere);
  • I corsi possono essere tenuti da scuole che hanno ottenuto la certificazione AP per insegnare specifici corsi. Ci sono scuole che hanno la certificazione per insegnare, ad esempio, biologia e chimica ma non fisica AP.  Non ci si improvvisa, se non per le lingue straniere e qualche altra materia vocazionale. (NB: In UK, che sono seri, non tutti gli AP hanno lo stesso peso ai fini dei punti UCAS, alcuni infatti valgono la metà, perchè il carico di lavoro è inferiore. In Italia, non ho visto una distinzione del genere, per cui 3 AP, qualunque essi siano, vanno bene).
  • La terza possibilità è quella di seguire i corsi online da scuole virtuali. Di queste scuole virtuali ve ne sono di due categorie. Quelle gestite da università e rivolte a ragazzini precoci in cui per essere ammessi bisogna sostenere dei test prima di una certa età (Duke University, Stanford, Johns Hopkins e Northwestern sono i principali istituti, ma ve ne son anche altri). Accanto a queste, vi sono scuole virtuali sostenute in qualche modo dagli Stati in quanto servono a integrare l’offerta formativa delle scuole locali ovvero a sostituirsi completamente in alcuni casi.  A queste si affiancano anche istituti e organizzazioni for profit. In questi casi l’ammissione è più libera, e i corsi sono strutturati secondo gli standard fissati da collegeboard.org. Ad esempio  thevhscollaborative.org, con base in Massachusetts. Ve ne sono altre e il web è fonte inesauribile, se usato con giudizio.

 

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Comments

  1. L’ammissione alle università italiane con il diploma USA segue un processo penalizzante e tortuoso. I requisiti sono stati cambiati tre volte negli ultimi tre anni. Attualmente un link ufficiale sui requisiti è http://www.study-in-italy.it/studying/info-19.html che però è in contraddizione con quanto detto in altre parti dello stesso sito (è gestito dal MIUR) dove di fatto dice che i requisiti sono lasciati all’autonomia delle università e con una pagina analoga che avevo consultato lo scorso agosto.

    I requisiti riportati dicono che il diploma di high school americana non è sufficiente per essere ammessi in una università italiana. Bisogna aver completato due anni di college, oppure aver fatto 4 corsi Advanced Placement (ma non si dice che voto ci vuole né che materie, visto che non hanno tutte lo stesso peso) ed essere stati contemporaneamente ammessi al secondo anno di college. La prima domanda è quindi perché uno che è stato ammesso in un college americano dovrebbe iniziare nuovamente la trafila per essere ammesso a studiare in una università italiana. Non deve quindi sorprendere se gli americani non vengono.

    L’altra stranezza è che non tutte le high school offrono corsi AP. Ci sono tre motivi perché possono non farlo. Alcune ritengono che AP sia gestito da una agenzia privata (collegeboard) e quindi non opportuno per motivi ideologici (pochi a dire la verità), Altre high school non hanno le risorse (qui sono le scuole in quartieri svantaggiati). Terzo, alcune scuole ritengono di offrire corsi ancora più sfidanti degli AP. Il requisito di 4 AP più l’ammissione al secondo anno è un modo per dire “americani non venite!”. Per chi poi deve fare medicina, vi è un requisito ulteriore: aver finito i 4 anni di college. Per fare un esempio, un AP in biologia è in termini di ampiezza e profondità più sfidante del corso di biologia del primo anno in una università italiana. Un diplomato della Stuyvesant High School (scuola che ha prodotto più nobel di tutte le università italiane messe insieme negli ultimi cinquant’anni) non può essere ammesso in una università italiana. Chapeau.

    Data la velocità con cui cambiano i requisiti di ammisione, sarebbe meglio però chiedere alla propria università come affronterebbero un caso del genere in quel preciso momento.

    Per quanto riguarda il desiderio di continuare in una università americana, bisogna tener conto di alcuni elementi di contesto.

    1- lo studente di liceo italiano è per reddito e formazione mediamente più “bravo”, sia rispetto agli altri studenti italiani sia a quelli USA.
    2- lo studente del quarto anno verrà catapultato, molto probabilmente, al quarto e ultimo anno in una scuola pubblica americana, la cui qualità varia in base al quartiere.
    3- i migliori studenti si trovano nelle private e nei corsi AP e Honors delle pubbliche, che però per essere ammessi bisogna avere dei requisiti e non c’è posto per tutti. Il rischio, anzi la certezza, è che lo studente italiano appena atterrato finisca in una classe standard del quarto anno, dove a dicembre lo studente medio americano ha già mandato tutto il materiale per l’ammissione al college e il cui risultato sarà noto a marzo. Il livello di rilassatezza è quindi molto alto in queste classi standard del quarto anno di HS.

    Quindi le classi standard del quarto anno sono popolati dalla coda bassa della distribuzione di abilità e di motivazione della popolazione studentesca.

    Quindi il consiglio operativo è:

    iniziare a prenotarsi per il SAT o l’ACT da subito per sostenerlo questo maggio (i risultati arriveranno a giugno-luglio) o per questo settembre (risultati ottobre-novembre) in modo da averli pronti per la deadline dell’application al college che cade tra metà dicembre e metà gennaio (ci sono scadenze anticipate per i cd early decision o early action in cui l’ammissione è comunicata a metà novembre).

    Chiedere alla HS da subito a quali corsi AP ci si può iscrivere (se la domanda deve essere presentata a maggio è meglio saperlo per quando si arriva a metà agosto), quali sono i requisiti, se ci sono posti.

    Siccome gli esami AP si fanno solo a maggio nell’arco di pochi giorni, gli studenti li fanno gli anni precedenti al quarto in modo da poterli inserire nell’application package. Pertanto anche con una serie di AP straordinaria, la probabilità di essere considerati per una top university è scarsa.

    Alla fine della trafila si può finire per aver fatto quattro AP impegantivi con voti alti (ad esempio, in Biologia, Chimica, fisica e matematica) essere avanti rispetto agli studenti del secondo anno di una università italiana, ed essere costretti comunque a fare il quinto liceo con la maturità. Uno studente “razionale” che fa? Frequenta i corsi standard durante l’anno in America, se la prende comoda e se la gode, tornando a casa con la convizione che i corsi sono facili e gli studenti poco svegli.

    1. Buongiorno. Per questioni di lavoro, nel 2013 la nostra famiglia si è spostata in india dove mio figlio ha frequentato ( dopo due anni di liceo scientifico in Italia), l’AS LEVEL in una scuola internazionale con board di Cambridge . A giugno 2014 ha sostenuto gli esami ottenendo l’attestato per gli ASLEVEL. Ora mio figlio si trova negli USA dove sta frequentando il Senyor year di High School americana con l’obbiettivo di ottenere la graduation a giugno 2015. Volendo rientrare in Italia per l’Università e non potendo ora integrare il programma scolastico già partito con l’inserimento dei 3 APs previsti dal MIUR per accedere ad università italiana, ci sarebbe modo- al suo rientro in Italia- di poter comunque prepararsi e sostenere i tre APs previsti anche come privatista? oppure ci sono in Italia associazioni o scuole che preparano per gli APS? L’esame sarebbe a questo punto fissato per Maggio 2016 e potrebbe presentare application ad università italiane in ritardo di un anno rispetto ai coetanei? Vi ringrazio per l’aiuto.
      Cordialmente
      Paola

      1. Paola,
        gli AP (che sta per Advanced Placement) possono essere sostenuti anche da homeschoolers, cioè ragazzi che studiano a casa con i genitori (fenomeno diffuso negli USA). Distinguiamo chi gestisce i test da chi gestisce i corsi.

        I test AP sono gestiti da collegeboard.org, cioè la stessa org che gestisce i SAT. Ci si deve prima registrare. Individuare i corsi e quindi quelli che vengono definiti AP coordinator. Loro indicheranno la scuola dove è possibile sostenere il test da privatista. Ad esempio a Roma questi possono essere sostenuti nelle scuole americane. Le date sono già note e contenute tutte nell’arco di 2 settimane. Non vi sono makeup exams, cioè perso il treno se ne parla l’anno successivo.

        L’erogazione dei corsi può essere fatta:
        (a) in proprio (se si conosce il programma e si è abbastanza abituati a gestire situaioni del genere) oppure (b) i corsi possono essere tenuti da scuole che hanno ottenuto la certificazione AP per insegnare specifici corsi. Ci sono scuole che hanno la certificazione per insegnare, ad esempio, biologia e chimica ma non fisica AP. Detto questo, tutto il resto negli USA è abbastanza semplice in quanto il sistema gira attorno a questi AP, e l’ammissione è sempre limitata sia dalla disponibilità di posti (ci sono 20 posti e 50 candidati) sia dalla disponibilità dei corsi (la scuola non ha l’AP in chimica o in music theory e quindi non è possibile seguire i corsi). I corsi normalmente sono calibrati per essere biennali, nel senso che il primo anno si fa un honor o qualchosa di preparazione e il secondo è l’ap vero e proprio della materia scelta. Ci sono eccezioni, ma da quello che ho visto per AP Biology, non è materialmente possibile sostenere l’AP Biology se non si è già scafati con la biologia piuttosto avanzata e con gli esperimenti di biologia (che vuol dire saperli fare e saper fare i lab report). Non ci si improvvisa, se non per le lingue straniere e qualche altra materia vocazionale. (NB: In UK, che sono seri, non tutti gli AP hanno lo stesso peso ai fini dei punti UCAS, alcuni infatti valgono la metà, perchè il carico di lavoro è inferiore. In Italia, paese pressapochista, non ho visto una distinzione del genere, per cui 3 AP, qualunque essi siano, vanno bene).
        La terza possibilità (c) è quella di seguire i corsi online da scuole virtuali. Di queste scuole virtuali ve ne sono di due categorie. Quelle gestite da università e rivolte a ragazzini precoci in cui per essere ammessi bisogna sostenere dei test prima di una certa età (Duke University, Stanford, Johns Hopkins e Northwestern sono i principali istituti, ma ve ne son anche altri, però ciò non si applica al tuo caso). Accanto a queste, vi sono scuole virtuali sostenute in qualche modo dagli Stati in quanto servono a integrare l’offerta formativa delle scuole locali ovvero a sostituirsi completamente in alcuni casi. A queste si affiancono anche istituti e organizzazioni for profit. In questi casi l’ammissione è più libera, e i corsi sono strutturati secondo gli standard fissati da collegeboard.org. Ad esempio, per maggio 2015 (il prossimo giro di test) i corsi sono già iniziati e non è possibile inserirsi in seguito, salvo casi particolari. Per l’anno prossimo, cioè per sostenere l’esame a maggio 2016, registrandosi questa estate, posso suggerire thevhscollaborative.org, con base in Massachusetts. Ve ne sono altre e internet è fonte inesauribile, se filtrata con giudizio.

        spero ciò chiarisca abbastanza.

        1. La ringrazio molto. Per ora procediamo con la registrazione a College Board. Un ‘altra cosa non mi è chiara: il decreto MIUR stabilisce come uno dei possibili requisiti di accesso ad università italiane il possesso di 3 APs e diploma di High school. Uno di questi tre APs è obbligatoriamente Italian language and culture. Lo è anche per mio figlio che è madrelingua italiano o- nel suo caso- questo APs sarebbe da sostituire per esempio con un english Language ?
          Grazie ancora
          Cordialmente
          Paola

          1. Ciao Paola
            Mia figlia voleva anche lei sapere se esisteva la possibilità di sostituire L AP di Italiano con altro visto che è madrelingua
            per caso hai avuto risposta?
            Grazie
            Marco

        2. Buongiorno, mia figlia sta frequentando il quarto anno negli Stati Uniti, purtroppo non siamo riusciti ad organizzarci per tentare di ottenere il diploma americano quindi, come lei molto argutamente ha scritto nel primo commento, ha frequentato i corsi standard della sua highschool, se l’è presa comoda ed ha fatto una magnifica esperienza di vita.
          Tornando dovrà reinserirsi nel suo liceo scientifico e studiare per mettersi in pari con la parte di programma che non ha svolto (praticamente tutto) e nel corso del primo quadrimestre dovrà sostenere delle verifiche. Alla fine, come è già successo a mio più grande, ce la farà, ma verrà penalizzata da professori che non vedono di buon occhio questa esperienza e uscirà con un punteggio di maturità inferiore a quello che avrebbe avuto restando in Italia in quanto non le verrà riconosciuto nessun credito aggiuntivo per il quarto anno. Mi sto chiedendo se, per poter sfruttare al meglio la conoscenza dell’inglese che ha acquisito, non sarebbe meglio un trasferimento in un liceo scientifico internazionale, ma non so se ciò sia possibile ed inoltre vicino a casa nostra non ce ne sono, quindi dovrei trovarne uno con un campus interno. Noi abitiamo a Rovigo, in Veneto, mi può dare qualche consiglio, le ne sarei molto grata.
          Cordiali saluti

    2. Francesco
      Mia figlia ha preso diploma usa con 2 AP
      Non ha passato il terzo ap bio
      Per non perdere tempo con la burocrazia, avendo ottimo sat e act si è iscritta a college usa e ora sta finendo il primo anno
      puo tornare in italia il prossimo anno? Nessuno me lo sa dire

      1. se appliccano alla lettera i criteri di ammissione, penso proprio di no. Se è iscritta a un college USA ed è soddisfatta dell’ambiente accademico e sociale, forse tornare in Italia potrebbe essere un inutile shock da cui potrebbe essere difficile riprendersi.

  2. Buongiorno, mio figlio vorrebbe frequentare l’anno della quarta liceo negli USA il prossimo anno scolastico. Avete suggerimenti su agenzie/associazioni valide a cui appoggiarsi?
    Grazie
    Cristina

      1. I’d like , if I may, suggest a new organization ( pretty large in the US, Australia and western Europe) that recently opened up its italian branch in Milan: astudy.it
        cheers
        Fausto Vallerini
        Astudy director

  3. Salve, sono un Italoamericano dipolmatosi negli Stati Uniti nel lontano 1996.
    Oggi vorrei intraprendere il percorso Universitario in Italia per cercare di conseguire una Laurea.
    Ad oggi qualcuno mi può dare qualche riferimento normativo che sipeghi in modo chiaro il percorso che dovrei intraprendere?

    Grazie.

    1. Buongiorno, dalle ricerche fatte per mio figlio, ad oggi ( ma attenzione pare che la normativa debba ancora cambiare) la possibilità per accedere ad università italiane con diploma di high school americano, è la seguente:

      Dallo scorso anno gli studenti in possesso di un diploma di High School americano che hanno sostenuto 3 esami AP, di cui uno di Italiano e due dell’indirizzo di studi prescelto per la carriera universitaria, possono iscriversi direttamente alle università italiane. Non sarà più necessario, pertanto, aver frequentato 2 anni di College o, in alternativa, un anno di College ed aver superato 4 esami AP. In Italia ci sono alcune scuole internazionali che offrono la possibilità di sostenere gli AP, però danno la precedenza ai propri studenti, piuttosto che agli esterni, perciò non è molto semplice riuscire ad accedere agli AP tramite loro.Le indico qui di seguito i nominativi delle scuole.

      American Overseas School of Rome
      Via Cassia 811
      Rome, Italy

      Aviano American High School – Department of Defense
      Unit 6210
      Aviano, Italy

      Naples American High School – Department of Defense
      DoDDS-Europe, Mediterranean District
      Naples, Italy

      Vicenza High School – Department of Defense
      Unit 31401 Box 11
      Vicenza, Italy
      Il link che segue, la indirizzerà nel sito di Colleg Board dove può selezionare le materie che le interessano e vedere in quali scuole internazionali italiane sono offerte.

      https://apcourseaudit.epiconline.org/ledger/search.php

      Cordiali saluti
      Paola

  4. Buongiorno, trovo interessante questo spazio di scambi e vorrei comunicarvi come si è conclusa la nostra esperienza : Matteo è rientrato da pochi giorni dagli Stati Uniti dove ha ottenuto il diploma con tutte A e ha sostenuto anche ACT e AP di italiano.
    Nessuna delle scuole italiane internazionali esistenti sul territorio ha ammesso Matteo per sostenere gli AP a Maggio 2016 ( avendo posto solo per i propri iscritti interni). L’unica possibilità sarebbe stata iscriversi tramite la sua scuola americana agli AP e tornare in Florida a Maggio 2016 per sostenere gli esami. Alla fine abbiamo optato per un reinserimento scolastico in Italia: è stato ammesso in un Liceo scientifico sportivo; durante le vacanze dovrà svolgere un programma integrativo per mettersi a pari con i compagni di quinta e l’anno prossimo farà la maturità italiana. Questo per potersi iscrivere ad Università italiana. Saluti
    Paola

  5. Buongiorno, vedo solo ora il messaggio di Marco May 27, 2015 at 7:23 pm.
    Una università italiana mi ha risposto che : “il discorso degli APS non è relativo al requisito linguistico, ma ai contenuti”. Mio figlio ha fatto l’ap di italiano in Florida, prima di rientrare in Italia

  6. Buongiorno, sono una ragazza di 17 anni che sta facendo l’anno all’estero in USA.
    In Italia ho frequentato per tre anni il liceo scientifico, e dal momento in cui ho scelto di fare questa esperienza mi sono promessa di studiare anche qui. Ho iniziato la scuola da 2 settimane, e frequento tre classi AP (chimica, fisica e inglese), pensando ad un futuro di studio nella facolta’ di medicina. Non riesco a trovare informazioni riguardo all’accesso nelle universita’ italiane dopo aver preso la ‘graduation’ (diploma americano) con 3\4 APs. C’e’ qualcuno che sa qualcosa? Grazie

    1. Ciao Beatrice,
      spero ti possa rispondere qualcuno che ne sa più di me perchè allo stato la normativa sta cambiando e non mi è chiaro quanti AP servano per iscriversi all’università in Italia con un diploma di high school americano. La fonte ufficiale sarebbe questa
      http://www.study-in-italy.it/php5/study-italy.php?lang=EN&idorizz=3&idvert=39
      ma, come vedi, il sito non è aggiornato.
      Da vedere c’è anche il sito del MIUR
      http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/moduli/Allegato1_rev_2_4.pdf
      Per curiosità ho guardato il sito di una specifica Università di Roma, la Luiss (perchè ha un sito abbstanza ben fatto, non per altro)
      http://www.luiss.edu/admissions/undergraduate-admissions/foreign-diplomas
      e mi pare di capire che, nella migliore delle ipotesi, servano 3 AP di cui uno in lingua italiana (ma di questo tu non penso abbia bisogno!) e gli altri due che siano qualificanti del corso di laurea che vuoi fare.
      Presumo che, avendo scelto chimica e fisica tu voglia intraprendere un corso relativo a una di quelle materie. Da quanto scritto sembra di poter inferire che avresti problemi, ad esempio ad iscriverti a lettere classiche o a giuridprudenza…
      Io fossi in te contatterei il MIUR con un quesito via mail
      http://www.istruzione.it/urp/contatti.shtml
      Ma anche l’università italiana dove vorrai studiare
      Elisabetta

    2. anche a me risultava quanto riportato da Elisabetta. L’AP in Italian è richiesto. Siccome la pubblica amministrazione ha una mentalità burocratica (cioé l’impiegato non fa di testa sua ma segue le regole), credo che dovresti considerare l’AP in Italian in ogni caso, anche se madre lingua, altrimenti potresti spiaggiarti per questa sciocchezza. E’ una ottima idea quella di andare a fare gli AP, è il modo migliore per sfruttare questa opportunità americana, non solo dal punto di vista culturale ma anche educativo. Gli AP sono equivalenti a dei corsi di college, anche se come carico didattico sono inferiori all’equivalente corso A level inglese o IB.

      In ogni caso, suggerisco anche di contattare l’università, o le università, presso la quale si desidera iscriversi per aver chiarimenti specifici, anche in relazione alla questione di eventuali test di ammissione.

      Una nota di cautela che vale anche per il commento di Paola di 24 giugno 2015. Normalmente i corsi AP si fanno con un provider che usualmente è la scuola dove si segue il corso AP. Se la scuola non offre quel corso, si deve ricorrere a un altro provider. Ci sono anche provider online associati con una scuola che è sede di esame a maggio (controllare le date e le location, se si fa l’AP in chimica la mattina a Chicago e poi l’AP in italiano il pomeriggio a Los Angeles, la cosa è impraticabile) . Pertanto si può seguire il corso con questo provider e sostenere l’esame dove consigliano loro. Naturalmente la logistica può essere importante.

      Andare a freddo in una scuola e chiedere di farsi dare un posto è una mossa a forte rischio di insuccesso, siccome temono che la partecipazione di uno studente sconosciuto possa inficiare le relative statistiche sul pass rate di quella scuola. In realtà, ciò non è vero, ma la scuola potrebbe non conoscere esattamente tutte le technicalities con cui le statistiche vengono elaborate. Infatti, College Board (che somministra il test) potrebbe togliere l’accreditamento per quella materia. Quindi bisogna corteggiare la scuola. Normalmente i posti fisici ci sono.

  7. Buon pomeriggio,
    avrei cortesemente bisogno di un’informazione: vorrei sapere se uno studente italiano che si è recato all’estero per un anno ed ha conseguito l’high school diploma in USA può essere ammesso nelle università italiane direttamente senza la maturità ai loro corsi. Se è si vorrei sapere quali e quanti AP sono necessari.
    Vi ringrazio anticipatamente.

    1. Noemi, hai guardato i commenti? Vedi la domanda di Beatrice del 27 Agosto e i commenti a seguire (ma, se puoi, leggi anche quelli precedenti). Fino a poco tempo fa servivano 3 AP, ma ora la normativa sta cambiando.

  8. 4° anno di Liceo a Londra:
    Buongiorno a tutti, qualcuno ha per cortesia qualche suggerimento riguardo un liceo di buona fama e qualità, meglio se pubblico, dove uno studente italiano possa frequentare un anno scolastico al posto della 4° liceo scientifico nella città di Londra in un liceo che dia molto spazio all’insegnamento delle lingue straniere ? Grazie

  9. Salve a tutti.
    Ho 18 anni e sono italiana. L’anno scorso ho frequentato un anno di superiori in una high school americana e sono riuscita a conseguire il diploma americano. Ora ho deciso di tornare subito all’universitá negli USA. Ho optato per un community college, dove ora sono giá iscritta, inizierò le lezioni a gennaio 2016. Ciò di cui non sono sicura é cosa fare dopo i due anni di community college. Premetto che non ho un diploma italiano, ma mi piacerebbe continuare con gli studi universitari e mi chiedevo se fosse possibile concluderli, se non in Italia, almeno in Europa. Cioé se dopo il community college é possibile un trasferimento a un’ università in Europa.
    (Il mio campo di studi è l’economia e relazioni internazionali).
    Grazie.
    Virginia.

    1. Virginia,
      fino a pochi anni fa (cinque circa) il MIUR prevedeva che come condizione di accesso all’università italiana non era sufficiente aver conseguito il diploma americano ma servivano anche due anni di college. Cioé un americano poteva essere ammesso all’MIT ma non all’università di Messina. Un ottimo modo per scoraggiare studenti americani che avessero voluto venire a studiare in Italia.

      Da qualche anno, invece, il criterio di ammissione si è alleggerito (in qualche modo, ma reso più difficile in qualche altro aspetto) prevede anche l’aver conseguito 3 Advanced Placement (noti anche come AP) di cui uno in Italian. La maggior difficoltà deriva che se da un lato è stato tolto il requisito dei due anni di college, dall’altro è stato introdotto il criterio dei 3 AP che non tutte le scuole americane offrono e che anche se offerto potrebbe non prevedere l’AP in Italian nell’ambito dell’offerta formativa locale. Un altro modo per tenere lontano studenti americani dalle università italiane.

      Pertanto, tornando al caso di Virginia, se le cose nel frattempo non cambiano, il conseguimento di un Associate’s Degree (cioé una credenziale accademica conseguita dopo aver concluso i primi due anni di college senza continuare fino al Bachelor) dovrebbe essere più che sufficiente per intraprendere studi universitari in Italia.

      Per quanto riguarda gli altri paesi europei, le condizioni di ammissione sono più semplici rispetto all’Italia (certo non alle più prestigiose d’Europa, per quelle vale sempre un certo grado di selezione all’entrata), ma spesso prevedono l’aver sostenuto il SAT, o un altro equivalente, con un punteggio adeguato, test che tutti gli studenti presentano alle unversità americane per l’ammissione.

      1. Francesc, mia figlia italian, ha fatto 2 AP (il terzo biologia non L ha passato perché difficilissim)
        Ha fatto sat e act con ottimo score
        È stata a prestigioso college usa e sta finendo il 1’anno con ottimi voti
        Non riesco a capire da nessuno cosa può e deve far per tornare in italia, visto che non ha il maledetto terzo AP
        La strada dell’equipollenza, non parliamone, ho perso tanto tempo in uffici di burocrati

        1. Agnese, non so se sei la stessa Agnese a cui ho risposto pochi minuti fa in un commento sopra. Se tua figlia ha preso meno di 3 all’AP di Biologia, non devi considerarlo come una sconfitta. L’AP in bio si studia sul Campbell (nella maggior parte dei casi), testo che in Italia viene considerato troppo difficile dagli studenti della facoltà di Biologia quando fanno biologia il primo anno. Infatti, utilizzano il Campbell light (tradotto) che viene utilizzato nei primi anni della HS americana nei corsi honors. Detto questo, falle fare l’AP in Italiano (se non è uno dei due AP già sostenuti) e rientra, o un AP di una materia che già ha sostenuto al college. Ovviamente, se il college presso il quale sta studiando è prestigioso, non è una buona idea rientrare.

  10. Salve a tutti.
    Sono una ragazza che il prossimo anno andrà in America sperando di poter ottenere il diploma americano.
    Avrei due domande da fare: i corsi IB sono riconosciuti come corsi AP?
    Visto che la scuola in cui vorrei andare non dá l’opportunità di conseguire un corso AP in italiano, quale alternativa avrei? Mi dovrei iscrivere online e poi dare l’esame ?
    Spero davvero che il discorso dei 3 corsi AP di cui 1 in italiano cambi…
    Grazie mille,sveva

    1. i singoli corsi IB hanno uno standing più elevato dei singoli corsi (equivalenti per disciplina) di quelli AP. Se la scuola che frequenterai non ha corsi AP di italiano puoi seguire corsi online o da altri providers. Controlla il sito di collegeboard.

  11. Ciao Elisabetta complimenti per il blog. Molto interessante. Ho letto l articolo del 4 anno all estero e della validità del diploma per l immatricolazione alle università italiane. Quello che hai scritto e valido solo per gli USA o anche per l Irlanda dove mia figlia sta frequentando il 4 anno? Ho notizie confuse a riguardo. Sai darmi qualche delucidazione in più? Grazie Miriam

    1. Ciao Miriam, provo a riformulare la tua domanda: mi stai chiedendo – se ho capito bene – se tua figlia può nel corso del quarto anno all’estero, conseguire l’esame finale di scuola superiore nel paese ospitante (l’Irlanda) senza, quindi, dover tornare in Italia per finire il liceo, giusto?
      Se si trattasse del Regno Unito ti potrei rispondere in termini di A levels, ma l’Irlanda ha un sistema di istruzione un po’ diverso, che non conosco, per cui spero qualcuno dei lettori di questo blog ti sappia rispondere.
      Tanto per darmi un’idea, ho preso gli entry requirements di Trinity College (Dublin) il quale dice che per essere ammessi occorre avere:
      – Present six subjects, three of which must be at grade C or above
      on higher Leaving Certificate papers or at least grade C in the
      University matriculation examination.
      The six subjects above must include:
      A pass in English.
      A pass in mathematics (or foundation-level mathematics (see
      note 2)) and a pass in a language other than English
      OR
      A pass in Latin and a pass in a subject other than a language.

      Sei materie in un anno, in un altro paese e sistema di istruzione non mi paiono poche da preparare in un anno.
      Mi pare però un paio di luoghi dove reperire e chiedere informazioni.
      Il primo è l’Irish Council for International Students
      http://www.icosirl.ie/eng/student_information.html
      il secondo è la National Qualifications Authority of Ireland (NQAI), ecco il sito: http://www.qqi.ie/
      E’ l’ente che si occupa del riconoscimento all’estero dei titoli di studio ottenuti in Irlanda e viceversa.

      A questo punto però spero che altre persone che ci leggono possano aggiungere qualche altra informazione.

  12. Ciao Elisabetta complimenti per il blog. Stavo facendo una ricerca in merito agli studi all’estero, mi spiego meglio mio figlio ha fatto la prima di liceo scientifico in Italia e attualmente sta frequentando il secondo anno in una high school privata negli Stati Uniti, in seguito a una borsa di studio che gli è stata offerta dalla scuola americana che aveva frequentato quest’estate dopo un campus, lui ha 15 anni e dopo alcuni mesi non è molto convinto di proseguire gli studi e finire il liceo di là, la mia domanda è se torna in Italia potrebbe frequentare la classe terza o avrà perso l’anno scolastico e dovrà iscriversi in seconda, noi non ci siamo avvalsi di organizzazioni o enti per frequentare l’anno all’estero, abbiamo presentato alla scuola italiana la lettera di iscrizione fornita dalla scuola americana e qui ci hanno dato oltre al nulla osta tutti i gli altri documenti scolastici, in teoria non ha più una scuola in Italia e dovrò cercarne una bilingue, inoltre gli è stato detto che non dovrà sostenere gli esami di lingua straniera AP in Italian in quanto madrelingua. Sapresti darmi qualche informazione. Grazie Mille Italia

    1. Italia (se questo è il tuo nome vero!) mi fai una domanda cui può rispondere con sicurezza solo un dirigente del MIUR!
      A naso io avrei detto che tuo figlio può sostenere un esame da privatista (magari in un liceo linguistico della città italiana di origine oppure in uno scientifico di scienze applicate, ossia senza latino) e farsi riconoscere l’anno.
      Tuttavia ho trovato che esiste una Circolare ministeriale recante “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale” (è riprodotta qui http://www.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2013/06/protlo7210_13all1.pdf) che magari fa al caso tuo.
      Io fossi in te contatterei il MIUR con un quesito via mail
      http://www.istruzione.it/urp/contatti.shtml
      e contemporaneamente la scuola italiana di tuo figlio da cui lui proveniva o un’altra della tua città (quale?), magari che ha il progetto Cambridge IGCSE

      1. Salve Elisabetta
        Grazie per il suo tempo
        Mia figlia ha diploma usa
        2 AP (non 3, non ha passato difficilissimo AP bio)
        Sat ottimo
        act ottimo
        Frequenta il primo anno di college usa, fa ingegneria

        Vorrebbe tornare in italia
        Nessuno sa dirmi cosa può fare per rientrare?

        Grazie

        Ps.
        La strada dell’equipollenza mi sta devastando, perché mi rimbalzano di ufficio in uffici e le traduzioni dei corsi non vanno mai bene! La dichiarazione di valore non la considerano e trovano scuse

  13. Ciao Elisabetta, grazie della risposta, approfondirò la Circolare che mi hai inviato, effettivamente mi chiamo Italia (non è usuale), complementi anche per il tuo articolo sul bilinguismo, anch’io lo sono, abito a Milano e per quanto riguarda la scuola di cui proviene mio figlio, lui non ci vorrebbe tornare, per ciò mi sto avviando alla ricerca di una nuova scuola meglio se bilingue o internazionale, per il momento ho trovato una scuola privata (non faccio il nome) con il progetto Cambridge a indirizzo classico, ma di quanto ho visto dell’offerta formativa mi sembra che abbia soltanto il potenziamento della lingua inglese, mio figlio è più orientato alle materie scientifiche senza escludere la sua passione per la lettura, anche lui è bilingue e ha come seconda lingua lo spagnolo, l’obbiettivo che impari l’inglese come terza lingua è importante, non ostante le difficoltà di aver trovato alle medie una insegnante che l’ho demotivato nell’apprendimento dell’inglese. Come genitori l’abbiamo sempre sostenuto e adesso è molto motivato, e vogliamo continuare su questa strada. Grazie ancora Italia

  14. Ciao Elisabetta,
    ho scoperto solo oggi questo spazio, che trovo davvero molto interessante e utile !
    Mia figlia, che ha 16 anni e frequenta la terza liceo scientifico. L’anno prossimo vorrebbe fare il quarto anno negli Stati Uniti. Vorremmo che oltre ad acquisire la lingua inglese potesse fare un corso di studi in America che non la mettesse in difficoltà al suo rientro in Italia dove poi frequenterà la quinta liceo per conseguire la maturità.
    Da quanto ho letto sul tuo blog l’accesso agli AP è limitato e chi arriva a luglio, come nel caso di nostra figlia, rischia di non poter accedere a questi corsi. Quando dovrebbe essere presentata la domanda ? Quali sono i tempi corretti per non bruciarsi la possibilità di seguirli ?
    Pensiamo di affidarci ad A-study (una neonata agenzia milanese che fa capo ad una agenzia svedese che invece è operativa da diversi anni) che ci è sembrata affidabile. Pensiamo di optare per un programma non proprio basico che darà a nostra figlia la possibilità di prendere il diploma.
    La domanda per frequentare gli AP deve essere presentata dalla nostra agenzia dall’Italia ? Come posso appurare l’offerta di AP presso l’High School americana di destinazione ?
    L’andamento scolastico di mia figlia (che per il corso di studi che frequenta sarebbe interessata agli AP scientifici: matematica, fisica, chimica e biologia) limita in qualche modo l’ingresso o la possibilità di accesso a questi corsi ? C’è una prova di ammissione che ne valuta l’idoneità ?
    Grazie e mille !
    Silvia

  15. Mi permetto di dare una risposta da (ex) avvocato. Qui si tratta di un discorso non culturale, ma operativo, e mi spiego con un esempio. Supponiamo che io voglia sapere se una data detrazione fiscale e’ ammessa. Se voglio saperlo per scrivere un libro scientifico, dovro’ consultare le circolari e la giurisprudenza. Se pero’ devo inserirla a bilancio della mia azienda, dovro’ fare qualcosa di diverso: prima di tutto, chiedere al mio fiscalista e alla filiale dell’agenzia entrate che vede la mia dichiarazione se sono disposti a riconoscerla, e solo dopo preoccuparmi del resto. Quindi, traducendo: prima cosa, contattare l’istituto USA in cui andro’ a studiare e chieder loro, possibilmente per iscritto, se,a quali corsi e a quali condizioni mi ammettono. Se l’agenzia italiana cui mi sono rivolto non mi mette in contatto con la scuola, allora diffidare: l’approccio e’ da anno di vacanza, non di studio all’estero. Secondo, chiedere alla scuola italiana che frequento,anche qui possibilmente per iscritto: “se io mi iscrivo qui al quinto anno con un quarto anno americano di questi e quegli contenuti, voi cosa fate? mi iscrivete? e ai fini della maturita’ come mi considerate? e in base a quali norme o circolari?”, che poi si verificheranno.
    Se le risposte non fossero di gradimento, allora in base alla normativa si provera’ a contestare,ma sempre con molta prudenza, perche’ e’ antipatico trovarsi nell’alternativa fra perdere un anno o far ricorso giurisdizionale perche’ la mia scuola di riconoscermi l’anno all’estero non ne vuol sapere….

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